Sei un interprete e hai bisogno di riorganizzare il tuo curriculum, o crearne uno più ordinato, più breve o più d'effetto? Allora continua a leggere! Sono qui per fornirti alcuni consigli.
Per prima cosa, ti consiglio di individuare il fine ed i destinatari del tuo curriculum e di differenziare il tipo di cv: un professionista può avere un cv da traduttore, uno da interprete, uno da insegnante...
Mi raccomando, è inutile creare curriculum infiniti. Il mio consiglio è di non superare le tre pagine, e, soprattutto, ricordati di segnalare il numero delle pagine, per dare più ordine.
Visto che anche l'occhio vuole la sua parte, puoi arricchirlo con le icone dei social, emoji, link e pulsanti cliccabili per renderlo più accattivante. Molte applicazioni, come ☞ Genially o Canva, offrono dei veri e propri template, molto carini e versatili.
Per renderlo ancora più interessante e curato, via libera ai grassetti, ai colori e all'utilizzo della copertina.
Per quanto riguarda l'aspetto grafico, scegli accuratamente la foto: niente foto con altre persone all'aperitivo al mare, o foto artistiche ma sfuocate. La foto deve rappresentare la tua professione, quindi le parole chiave sono: sobrietà e serietà.
Piccolo consiglio: invece di scrivere un elenco esagerato di esperienze, ti consiglio di utilizzare espressioni come “lavoro nel campo dell’interpretariato (per esempio) dal 1999” e rendere disponibili, su richiesta, dei file contenenti i servizi dettagliati, in modo da avere un curriculum breve ma conciso.
Rendere il nostro cv più al passo coi tempi fa in modo che questo si differenzi dagli altri e salti subito all’occhio. Per farlo si potrebbe, per esempio, inserire un codice QR in modo da rendere più velocemente accessibili le nostre informazioni.
Per facilitarti il compito ecco a te un ☞ generatore di QR code online.
Se sei un interprete o un traduttore, assicurati di inserire, oltre ai dati di contatto:
Titolo professionale (interprete/interprete e traduttore) e ambito di specializzazione;
Servizi offerti;
Madrelingua e lingue di lavoro: combinazione linguistica (attive e passive);
Associazioni professionali di appartenenza;
Titoli acquisiti;
Attività professionale nell’ambito dell’interpretazione/traduzione: giornate (dialogica/consecutiva/conferenza/chuchotage), lingue di lavoro e committente;
Ulteriori esperienze professionali;
Corsi di aggiornamento, seminari, conferenze;
Griglia dettagliata con le lingue;
Conoscenze informatiche;
App presa di note, glossari, RI;
Certificazioni o accreditamenti professionali;
Data dell'ultimo aggiornamento del cv.
Infine, prima di inviarlo, rinomina adeguatamente il file (ad esempio "CV_Nome Cognome_LG_Interprete_anno") e convertilo in formato PDF.
Ma non è finita qui: ecco un ☞ modello di curriculum per interpreti che potrebbe esserti utile.
Spero che i miei consigli ti abbiano aiutato, e, se qualcosa non ti convince, non esitare: faccelo sapere nei commenti per darci l'occasione di migliorare sempre di più.
Fonte immagine:Freepik
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